In ricordo di Giuseppe Morabito. A volte, la vita ci regala il privilegio di frequentare persone speciali, persone che con la loro presenza illuminano il mondo, lo rendono migliore. Ecco, a noi, colleghi e amici di Giuseppe, è toccato questo privilegio: abbiamo potuto in anni di vita vissuta all’Istituto di Pallanza, godere della sua presenza, della sua collaborativa, mai supponente competenza scientifica, del tocco lieve della sua figura, mai invadente, sempre cortese, gentile, affabile, discreta e nel contempo attenta, illuminante, sagace. Nel corso degli anni sono state tante le occasioni nelle quali abbiamo avuto modo di apprezzare appieno le qualità di Giuseppe- e negli ultimi tempi avevamo anche imparato a chiamarlo Peppe, come lo chiamavano i suoi amici più stretti e i familiari e di conquistarne la preziosa amicizia. Sarà sempre vivo in noi il ricordo di quei momenti e del suo modo unico di essere ricercatore di altissima levatura e insieme persona di grandissima qualità e spessore. Le due doti solo in rarissimi casi viaggiano insieme, arricchendosi l’una con l’altra e fornendo linfa vitale per alimentare sapere e conoscenza, crescita umana e civile. Questo era per noi Giuseppe, questo egli ci lascia in eredità: il modo di essere grandi nella scienza come nell’umanità.
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